Che cos’è il dolore cronico? Che cosa causa? Quanto pesa sul paziente. In compagnia dell’esperto, il Dottor Francesco Senigagliesi, analizzeremo questo fenomeno, e cercheremo di capire quali sono le giuste modalità di approccio verso un paziente affetto da Dolore Cronico. Cominciamo.

COS’È IL DOLORE CRONICO?

Si tratta di un tipo di dolore che persiste o recidiva per un periodo superiore ai 3 mesi. È, a tutti gli effetti, un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, associata o paragonabile ad un danno tessutale effettivo o potenziale.

Ci sono casi in cui il fattore scatenante di un caso di dolore cronico è evidente, e altri invece in cui non lo è affatto.

Inoltre, i fattori psicologici possono amplificare il dolore che già stiamo provando, e si tratta di un tipo di fenomeno che porta poi conseguentemente allo sviluppo di ansia e depressione.

QUANTO “PESA” IL DOLORE CRONICO?

Il dolore rappresenta il motivo principale di un consulto medico, e tra le 4 maggiori cause di disabilità, 3 riguardano condizioni dolorose croniche. È chiaro dunque che questo tipo di problematica pesi molto sulla vita di tutti i giorni, e il costo delle cure e delle terapie da affrontare è considerevole.

Lo status socio-economico ridotto, infatti, rappresenta uno dei fattori di rischio principali per il dolore cronico.

Trattandosi di un dolore non solo a fattori biologici, ma anche sociali, non è consigliabile trattarlo solo a livello fisico, ma anche psicologico.

IL MODELLO BIOPSICOSOCIALE

Si tratta di una strategia di approccio alla persona, che trova applicazione a discipline che vanno dalla medicina alla psicologia e sociologia, e che mira a migliorare la qualità della vita del paziente.

Secondo questa strategia, infatti, l’approccio al paziente deve includere una forte comunicazione empatica. Sarà necessario migliorare il suo stile di vita seguendolo dal punto di vista del movimento, dell’alimentazione e dell’igiene del sonno.

Anche respirazione e meditazione possono aiutare molto il paziente a vivere meglio e più in serenità.